L’emergenza sanitaria anche nel nostro Paese ha avuto e sta continuando a produrre degli effetti sull’economia, determinando quella che si configura come una vera e propria crisi anche dal punto di vista economico. Tutto ciò si traduce in effetti negativi anche sul mondo del lavoro, considerando anche una diminuzione dei consumi e della produzione.
Le assunzioni nel settore privato
Le assunzioni messe a punto a partire dall’inizio del 2020, nel corso dei primi sei mesi, per quanto riguarda il settore privato sono state 2.302.000 e si è verificato un calo rispetto al 2019 corrispondente al 42%.
Questa diminuzione è collegata in modo stretto sia alla crisi dovuta all’emergenza sanitaria che al calo dei consumi e della produzione. I nuovi dati sono stati forniti dall’Osservatorio Inps che si occupa del precariato.
Il calo in questione, monitorato rispetto all’anno precedente, è stato molto significativo soprattutto nel mese di aprile del 2020, con una percentuale di -83%. I dati sono meno pesanti per il mese di maggio (-56%) e per il mese di giugno (-40%).
La diminuzione riscontrata riguarda tutte le tipologie di contratto, anche se risulta maggiore per alcuni tipi in particolare, quelli che riguardano i contratti a termine, quindi ad esempio a tempo determinato o stagionali.
Il calo delle cessazioni
Significativo anche il calo delle varie cessazioni, che sono arrivate a 2.381.000, in diminuzione se facciamo il confronto con i dati relativi allo stesso periodo di tempo dell’anno precedente, con una percentuale di -23%.
L’impatto della crisi sanitaria e della diminuzione dei consumi e della produzione nel nostro Paese si sta quindi facendo sentire anche sul mondo del lavoro in maniera determinante.