È stato convocato d’urgenza il comitato tecnico scientifico. Una riunione richiesta a gran voce soprattutto dal Presidente del Consiglio Conte. Quest’ultimo ha spiegato che tra i cittadini si è diffuso in senso di rabbia, anche se sono molti che si attengono al rispetto delle regole. Come ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ci potrebbe essere la necessità di qualche settimana di stop in alcuni territori nel nostro Paese.
Si preparano chiusure mirate sul territorio
Il Governo sarebbe disposto, secondo le linee di tendenza che sono trapelate, a favorire delle chiusure mirate sul territorio italiano. Da questo punto di vista ci sarebbe un accordo con i sindaci e con i governatori.
Infatti lo stesso ministro Boccia ha spiegato che l’indice Rt non è uguale dappertutto in Italia. Proprio per questo si pensa a delle chiusure differenziate.
In arrivo un altro DPCM?
Da quanto sembra si discute anche sulla possibilità di mettere a punto un nuovo DPCM, con l’obiettivo di passare a misure più stringenti. Gli stessi esperti però sono favorevoli a considerare il lockdown totale soltanto come una soluzione da prendere in extremis.
Il Premier ha dichiarato di pensare alle misure restrittive a livello regionale, anche perché ci sono governatori che si stanno muovendo già in questa direzione. Inoltre Conte ha specificato che l’esecutivo si sta confrontando con gli esperti, per valutare se intervenire ancora.
Poi ha sottolineato che l’impennata dei contagi potrebbe rischiare di mettere in crisi anche la didattica in presenza nelle scuole.