Zona rossa in automatico in base ai contagi: la proposta dell’ISS
zona rossa

Fino ad ora sono stati adottati dei particolari criteri per decretare le zone rosse che corrispondono ad alcune regioni del nostro Paese. Si attendono adesso le decisioni a partire dal 15 gennaio. Infatti il Governo sta lavorando alla messa a punto del nuovo DPCM e si potrebbe pure avere la formulazione di nuovi criteri, in base ai quali decidere se una regione deve andare avanti rispettando un periodo di lockdown, passando in zona rossa. È stato proprio l’Istituto Superiore di Sanità a proporre delle modifiche in questo senso.

Cosa ha deciso il decreto legge del 5 gennaio sulle zone rosse

Con il decreto legge del 5 gennaio sono state introdotte già delle modifiche per valutare il colore che corrisponde alle singole regioni. La zona arancione scatta con un indice Rt superiore a 1 e inferiore a 1,25. Quindi da lunedì 11 gennaio alcune regioni passeranno proprio nella zona arancione. Si tratta di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia.

La zona rossa, invece, sempre in base al decreto legge del 5 gennaio, scatta quando si ha un Rt compreso tra 1,25 e 1,5. Inoltre si diventa zona rossa se si manifesta un’incidenza settimanale di contagi con più di 50 casi ogni 100.000 abitanti.

In che cosa consistono le proposte della modifica dei criteri

L’Istituto Superiore di Sanità ha proposto dei criteri per far scattare in maniera più semplice e in automatico il colore rosso della zona, che dovrebbe arrivare quando l’incidenza settimanale sia superiore a 250 contagi ogni 100.000 abitanti.

Sarebbe quindi più semplice finire in una zona rossa, con possibilità più frequenti di lockdown a livello regionale.

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