Il Governo sembrerebbe essere pronto a firmare un nuovo decreto, che dovrebbe arrivare prima del 30 giugno e che riguarderà strettamente il mondo del lavoro. Infatti con questo nuovo decreto di cui si ha notizia da poco tempo dovrebbe essere prorogato il blocco dei licenziamenti nei settori che maggiormente soffrono la crisi economica e che di più hanno risentito delle difficoltà provocate dai provvedimenti di restrizione in seguito alla pandemia.
L’iter della legge e lo stallo politico
Con il nuovo decreto si passa a riaprire una questione che già aveva affrontato una norma inserita nel decreto Sostegni Bis, voluto dal ministro del Lavoro Andrea Orlando. La norma a cui ci stiamo riferendo sia era conclusa poi con un nulla di fatto in seguito a varie proteste che sono arrivate da più parti.
Il riferimento era l’estensione del blocco dei licenziamenti dal 30 giugno al 28 agosto per le grandi aziende che hanno usufruito della CIG Covid nel mese di giugno.
Si è affrontato per un lungo periodo uno stallo politico da questo punto di vista e il Premier Draghi ha manifestato da subito l’intenzione di intervenire soltanto in arrivo di un’intesa politica che si dimostrasse forte.
Le disposizioni per le aziende in crisi
Adesso sembra che l’intesa si sia trovata, quindi sono state dettate con il prossimo decreto le regole che dovranno seguire le aziende sul tema dei licenziamenti. Le grandi aziende potranno licenziare dall’1 luglio, le piccole soltanto a partire dall’1 novembre.
In arrivo anche con lo stesso decreto un nuovo rinvio per le cartelle fiscali.