A prescindere dal settore in cui si opera, oggi non è possibile non ragionare in ottica internazionale. Questo è il motivo che spinge tantissimi imprenditori attivi online a creare contenuti multilingua per i propri siti (e-commerce e non solo). In questi casi, tra le domande che è naturale porsi rientrano i consigli per la scelta del miglior traduttore possibile. Quali sono? Nelle prossime righe di questo articolo, ne abbiamo selezionati cinque.
Guarda alla specializzazione
Non importa che si parli di traduzione francese e italiano o di testi legati ad altre lingue: in tutti i casi, quando si punta a trovare un traduttore freelance valido bisogna puntare sui professionisti specializzati. Ambiti come la medicina – giusto per fare uno dei tanti esempi possibili – richiedono conoscenze tecniche che un traduttore specializzato in romanzi non può avere. Per contro, il secondo ha una capacità di rendere il testo tradotto scorrevole ed emozionante che è impossibile da trovare in chi, invece, ogni giorno traduce articoli scientifici.
Dai un’occhiata alle referenze
La riprova sociale è importantissima in generale. Questo vale anche quando si ha a che fare con il mondo delle traduzioni. Se un professionista ha delle recensioni scritte su Google o sui social da clienti che hanno già usufruito dei suoi servizi, è il caso di passarle in rassegna. Come in tutte le situazioni, è buona norma diffidare da quelle scritte da profili non immediatamente identificabili.
Chiedi una prova
Il lavoro di un traduttore è estremamente personale. Chi pensa che basti sapere bene una lingua, non conosce questa professione. Un bravo traduttore fa proprio il testo, lo interpreta regalandogli una nuova veste, ossia quella della lingua finale. In tutto questo, deve comunque mantenere in qualche modo la natura originale dello scritto. Si tratta di un equilibrio molto delicato, profondamente influenzato dalla cultura e dallo stile redazionale del professionista. Ecco perché, prima di fare la scelta finale, è il caso di chiedere una prova. Va pagata? Assolutamente sì! Si tratta comunque di un lavoro svolto da un professionista qualificato. Nessuno si sognerebbe mai di recarsi per la prima volta da un parrucchiere e di chiedere un taglio gratis siccome i servizi del salone non sono mai stati provati prima.
Non dimenticare l’empatia
In molti casi, il traduttore ha a che fare con dei testi di grande potenza. Questo è il caso, per esempio, dei già ricordati professionisti specializzati nella traduzione di romanzi. Ecco perché, nel momento in cui ci si trova a dover scegliere il freelance più adatto alle proprie esigenze, è il caso di non dimenticare l’empatia. Come già detto, infatti, il traduttore deve comprendere l’anima del testo con cui lavorerà e sentirlo proprio.
Attenzione alle conoscenze SEO
Oggi come oggi, il lavoro del traduttore è, come mai prima, legato al mondo del web. Per rendersi conto di questo connubio, basta chiamare in causa la necessità di tradurre in più lingue i contenuti degli e-commerce. In questi frangenti soprattutto, non basta conoscere bene la lingua. Bisogna anche padroneggiare le regole dei motori di ricerca e tutto quello che riguarda i comportamenti degli utenti, aspetti che variano di Paese in Paese. Un caso esemplare è quello della Cina, dove Google non ha quote di mercato ma domina Baidu. Questo motore di ricerca, per esempio, premia soprattutto i contenuti scritti esclusivamente in cinese.
La conoscenza dei meccanismi della scrittura SEO è un plus per un traduttore. Quando presente, però, rappresenta oro colato per chi ha un business internazionale e vuole avere successo sul web.
Concludiamo con un bonus, ricordando che l’onorario di un professionista della traduzione non va approcciato con fastidio pensando “Ok, devo pagare ma sarebbe stato lo stesso usare Google Translate”. Il traduttore freelance è in grado di arrivare a un livello di profondità nella gestione del testo che chi usa i software automatici si sogna!