Il bollo auto, o tassa di possesso, tecnicamente ha un periodo di prescrizione che si attiva dopo a tre anni dal mancato pagamento.
Naturalmente la prescrizione non rende esente l’automobilista da possibili ammende, in particolar modo durante il periodo del mancato pagamento si può andare incontro al fermo amministrativo del veicolo e spesso lo stesso automobilista non ne è a conoscenza.
Secondo la Legge 296/06 dopo un periodo di tre anni dal mancato pagamento del bollo auto, l’automobilista, o per meglio dire l’intestatario dell’auto, non è più tenuto a pagarlo poiché la tassa va in prescrizione.
Dal gennaio successivo del termine dei tre anni del mancato pagamento, l’automobilista non è più tenuto a versare tale tassa e il bollo cade in prescrizione a quel punto non è possibile, da parte dell’agenzia delle entrate, avanzare nessuna richiesta di pagamento.
Per quanto riguarda il calcolo del triennio per la “caduta in prescrizione” del bollo, va detto che deve essere calcolato dal gennaio dell’anno successivo, ovvero se il triennio è scaduto nel 2017 si potrà conteggiare dal 1 gennaio del 2018, così come nel caso di scadenza del triennio nel 2018 si conteggerà dal prossimo gennaio 2019.
C’è da dire che la prescrizione non è una pratica che viene applicata, ahi noi, sempre a tutti gli automobilisti ma purtroppo soltanto ai “pochi fortunati” per i quali l’agenzia delle entrate si è pronunciata in modo solerte, c’è da precisare che il bollo auto va pagato anche nel caso il veicolo non venga utilizzato e sia fermo anche in un garage o box al chiuso.
Esistono poi una serie di agevolazioni legate sempre al bollo auto, o tassa di possesso, che vanno dalla domanda di esenzione per veicoli con tagliando legge 104 per il trasporto di persone in particolari condizioni fisiche, veicoli per il trasporto di organi e sangue o in alternativa per auto storiche o di interesse collezionistico.
Vi sono poi determinate regioni che applicano una propria esenzione sul bollo di circolazione per incentivare l’utilizzo di sistemi Gpl o metano, ad esempio la regione Puglia così come il Trento e la Toscana applicano una serie di sconti molto interessanti per chi modifica la propria auto passando appunto al Gpl o al metano.