Sono stati i cittadini a decretare la Brexit con un referendum popolare, e l’Europa ha accettato il verdetto, predisponendo tutti i documenti e gli accordi necessari affinché la Gran Bretagna, entro il prossimo anno, lasci l’Unione, ma a quanto pare il divorzio non sarebbe ancora irrimediabile.
Liam Fox, ministro del Commercio e soprattutto brexiter della prima ora, ha infatti avvertito che se il piano May verrà bocciato dal Parlamento di Westminster, a gennaio, c’è un buon 50% di possibilità che il 29 marzo non ci sia nessuna uscita dall’Unione.
Ricordiamo infatti che il voto di ratifica alla Camera dei Comuni, previsto inizialmente l’11 dicembre, è stato rinviato dalla May che aveva fiutato odore di sconfitta.
Se il testo fosse respinto, secondo il membro dell’esecutivo, la cosa «manderebbe in frantumi il legame di fiducia tra l’elettorato e il Parlamento». Il ministro ha quindi aggiunto che sarebbe «sicuro al 100%» della Brexit solo se i parlamentari appoggiassero il deal.
Una situazione di incertezza politica, quella in Gran Bretagna, che ha indispettito i vertici europei, tanto che il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha tuonato:
«Mettetevi d’accordo e diteci cosa volete, le nostre soluzioni sono sul tavolo da mesi», ha spiegato in un’intervista, giudicando «del tutto irragionevole che parte dei britannici pensi che spetterebbe all’Ue proporre una soluzione a tutti i loro futuri problemi», in particolare a quelli legati al confine tra Dublino e Belfast.