Che l’alleanza gialloverde non avesse lunga vita non è mai stato un mistero su nessuno, ed in tanti erano pronti a scommettere che non avrebbe tenuto all’urto dei risultati delle prossime elezioni europee.
Ma questo governo sta stupendo più di quanto non abbia già fatto finora: la crisi è scoppiata addirittura in piena campagna elettorale.
Se le posizioni divergenti di Lega e 5 Stelle non sono mancate su nessun argomento, a far detonare il tutto è stato il cosiddetto “Caso Siri” e sembra che non vi sia soluzione di continuità.
In primis Matteo Salvini sembra aver deciso di abbandonare la linea dei giorni scorsi, in cui ha sempre cercato di tranquillizzare e per la prima volta, durante i suoi comizi in Emilia Romagna, ha espresso tutti i suoi malumori, facendo intendere che è venuta meno soprattutto la fiducia nel premier Giuseppe Conte.
Per di più, la decisione del premier di togliere le deleghe al sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, indagato per corruzione, è considerato uno schiaffo proprio diretto a Salvini, ispirato da Luigi Di Maio e dai 5 Stelle.
Luigi di Maio, dal canto suo, elogia la scelta di Conte, annuncia il prossimo Consiglio dei ministri per «l’8 o il 9 maggio» e aggiunge che se ci sarà bisogno di votare sulle dimissioni di Siri i Cinque stelle hanno la «maggioranza assoluta».
Ed ora? Lo scopriremo durante il prossimo consiglio dei ministri, e alla sua conclusione non è detto che l’Italia avrà ancora un governo.
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