Già tempo fa si era parlato di Resto al Sud 2020 con dei benefici rivolti ad alcuni settori particolari. Adesso il Decreto Rilancio prevede un contributo aggiuntivo che potrà andare a beneficio di coloro che già hanno usufruito dell’agevolazione. L’obiettivo è quello di garantire la continuità dei livelli occupazionali aziendali dopo le conseguenze che sono derivate dall’emergenza sanitaria in Italia.
L’importo di Resto al Sud 2020
La liquidità che viene concessa alle aziende corrisponde a 15.000 euro per tutti coloro che esercitano un’attività di lavoro autonomo o professionale, quando queste attività sono svolte in forma individuale.
Per le imprese si parla di 10.000 euro per ciascun socio, fino ad un massimo di 40.000 euro. Rientrano in questo contributo anche le imprese in forma cooperativa. Per accedere a questi contributi aggiuntivi si deve aver completato il programma di spesa finanziato con il progetto iniziale.
Si devono rispettare tutti i requisiti che riguardano il corretto utilizzo dei benefici. Inoltre i contributi aggiuntivi possono essere utilizzati se si sono restituite tutte le rate del prestito bancario.
Come fare richiesta dei contributi aggiuntivi di Resto al Sud
Secondo quanto stabilito dal Decreto Rilancio, per accedere a questi ulteriori contributi si deve inviare una dichiarazione sostitutiva che possa fungere da riepilogo di tutte le condizioni di cui abbiamo parlato anche in termini di requisiti.
Nella dichiarazione si deve far presente che non sussistano provvedimenti giudiziari interdittivi, che il soggetto richiedente goda di tutti i propri diritti, che il programma di spesa finanziato inizialmente è stato completato. La documentazione deve essere inviata online ad Invitalia.