L’Istat ha presentato alcuni dati molto interessanti che si riferiscono alle donne al lavoro. In particolare il tasso di occupazione femminile in Italia fino a qualche tempo fa corrispondeva al 42,5%. Il tasso maschile invece si attestava intorno al 67,6%. Ma ci sono delle differenze fra uomini e donne.
L’Italia fra gli ultimi posti in Europa per il lavoro femminile
Si riscontrano comunque delle differenze sostanziali fra il lavoro degli uomini e quello delle donne, che collocano l’Italia agli ultimi posti in Europa, anche per marcate differenze tra il Nord e il Sud del Paese.
La situazione comunque in generale non è molto rosea nemmeno nel resto d’Europa. Infatti a questo proposito abbiamo a disposizione dei dati Eurostat, che, mettendo a confronto il salario lordo degli uomini e delle donne, evidenziano che le donne guadagnano in Europa circa il 16% in meno degli uomini.
Le donne appaiono in Italia più istruite degli uomini ed è proprio l’istruzione, insieme alla possibilità di un reddito più elevato, che permette di entrare più facilmente nel mondo del lavoro.
La questione dei figli per le donne al lavoro
Ma c’è un’altra questione che deve essere considerata e che i dati Istat sottolineano sempre per quanto riguarda il lavoro femminile. I dati dicono chiaramente che una donna su tre lascia il lavoro con l’arrivo del primo figlio.
Inoltre non si tratterebbe di un’uscita dal mondo del lavoro temporanea, ma quasi sempre definitiva. Gli esperti affermano che, poiché le donne guadagnano meno degli uomini, diventano i soggetti più sacrificabili all’interno della coppia.