Sono in molti che si chiedono come aprire un bar. Innanzitutto quello che conta e che si può rivelare veramente decisiva per come aprire un bar è la posizione del locale. Alcuni scelgono direttamente il centro della città e in questo caso è possibile anche non avere tanto spazio a disposizione, perché magari il locale è utile per quei clienti che sono di fretta e che vogliono solamente avere qualche minuto per bere qualcosa o per fare colazione.
Discorso diverso invece per quanto riguarda il bar in periferia. Infatti in questo caso devi creare l’atmosfera giusta, in modo da offrire uno spazio per sedersi o per rilassarsi. In periferia può essere vantaggioso anche perché spesso sono luoghi in cui si dispone di una zona di parcheggio piuttosto ampia. Tutto ciò contribuisce a far decollare il tuo business.
Quindi in questo caso, se vuoi aprire in periferia, non ti chiedere come aprire un chiosco bar, ma più che altro come aprire un wine bar che abbia tutte le caratteristiche tipiche. Ma andiamo nei dettagli e scopriamo come fare per aprire un bar.
I permessi da ottenere
Ci sono alcuni aspetti burocratici che, se ti chiedi come aprire un bar, devi necessariamente tenere in considerazione. Innanzitutto devi affidarti ad un tecnico competente, per esempio un geometra, che possa verificare se il locale sia in regola con i principali requisiti urbanistici.
Il tecnico si occupa anche di presentare al Comune la segnalazione certificata di inizio attività. Poi devi ottenere l’attestato HACCP, che sta per analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo. L’attestato si ottiene di solito tramite un corso che dura circa 15 ore.
Potrebbe essere utile possedere anche dei requisiti professionali da non sottovalutare. Rientrano fra questi i corsi sul commercio alimentare riconosciuti dalla Regione, il diploma dell’istituto alberghiero, l’essere stati iscritti al registro del commercio oppure aver lavorato per almeno due anni anche come dipendente in aziende del settore alimentare.
La scelta dell’arredamento e il business plan
Se vuoi sapere come aprire un bar, ti consigliamo soprattutto di tenere in considerazione il suo carattere estetico. Ecco perché ti dovresti concentrare molto bene sulla scelta dell’arredamento.
È molto importante l’accostamento dei colori e lo stesso si può dire dello stile del tuo bar, anche a seconda del tipo di cliente che scegli come target. Facciamo qualche esempio in questo senso.
Se scegli un arredamento sobrio sui toni tipici del grigio o del blu, può essere che il tuo bar attirerà soprattutto lavoratori. Invece, se scegli un arredamento più colorato e vuoi dare l’impressione di divertimento, potresti attirare più i giovani.
Ricordati che comunque non puoi pretendere di aprire un bar non avendo un budget a tuo disposizione, quindi nella fase iniziale fai un piano di business ben preciso, rendendoti conto su quanto denaro puoi contare e poi quali sono le tasse da pagare e le spese da sostenere per pagare i primi fornitori. Tutto questo è veramente importante per partire con il piede giusto.
L’analisi dei dettagli
Ci sono alcuni elementi importanti su cui ti devi concentrare. È chiaro che all’inizio puoi essere più inesperto, ma devi cominciare a capire quali saranno i momenti più impegnativi della giornata, quali sono le richieste di ogni cliente.
Poi devi conoscere i fornitori e comprendere con precisione quali sono i prodotti di migliore qualità. Fai un calcolo anche relativo alle scorte da mantenere all’interno della tua attività commerciale e scegli se assumere dipendenti.
Sono tutti aspetti che riguardano la gestione, che puoi imparare anche facendo esperienza lavorando come dipendente per altre persone.
I costi
Alcuni si chiedono come aprire un bar senza soldi. Ma, come ti abbiamo già spiegato, non puoi pensare di aprire un locale di questo tipo non contando su risorse economiche almeno all’inizio. Considera infatti tante voci di spesa.
Per esempio se prendi un locale in affitto potresti pagare anche 500 euro al mese. Calcola 2000 euro per l’arredamento, 1500 euro per tutta l’attrezzatura tipica e altri 500 euro per le stoviglie.
Ci sono poi le materie prime, come il latte, i succhi di frutta, i vini. Potresti spendere in questo campo anche 1000 euro. Tieni conto del costo del commercialista, che ammonta a circa 1500 euro l’anno, e dei contributi INPS di circa 3000 euro l’anno.
Quindi in totale potresti spendere, se vuoi sapere come aprire un bar, circa 10000 euro. Se non puoi affrontare questa spesa, chiediti come aprire un bar in franchising. Di solito quest’ultima rappresenta un’opportunità interessante, specialmente nelle formule cosiddette chiavi in mano in cui l’azienda madre pensa ad aiutarti in tutto e per tutto.
Ricordati comunque, se scegli di aprire un bar in franchising, che una parte dei tuoi guadagni andrà all’azienda.