Continuano ad aumentare i contagi da coronavirus. A parte i dati di lunedì 19 ottobre, che hanno fatto registrare un lieve calo rispetto a quelli del giorno precedente, la situazione rimane in crescita. Il numero dei contagi è in aumento e alcuni esperti sottolineano la possibilità di chiusure anche prima delle prossime festività natalizie, se le misure prese dal Governo per fronteggiare questo aumento non dovessero essere sufficienti a far calare i numeri.
Che cosa potrebbe succedere
A parlare dell’argomento è stato anche Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova, che aveva affermato qualche giorno fa della necessità di un piano organico per fornire al nostro Paese un metodo che possa mantenere bassa la diffusione del virus e di conseguenza i numeri del contagio.
Crisanti ha poi spiegato successivamente di essere ottimista quando ha parlato di lockdown a Natale, perché i numeri della diffusione del virus indicano una situazione che naturalmente non può non preoccupare.
La situazione nel resto d’Europa
Secondo il microbiologo, nel corso dell’estate era necessaria un’azione di tracciamento dei contagi che potesse prevedere anche la possibilità di effettuare più tamponi. Si trattava di un’operazione che andava fatta, secondo Crisanti, nel periodo in cui c’erano 300 contagi al giorno.
La situazione nel resto d’Europa non è migliore di quella del nostro Paese. L’Irlanda ha deciso di far ripartire un nuovo periodo di lockdown, con la chiusura di negozi al dettaglio che non vengono considerati essenziali, configurandosi come il primo Stato ad attuare delle misure restrittive in questo senso (anche se le scuole rimarranno aperte).