Una notizia destinata sicuramente a fare scalpore e a creare altre polemiche sulla situazione finanziaria del nostro Paese. Il debito pubblico in Italia, infatti, per ciò che riguarda la rilevazione del mese di settembre, ha segnato ancora un vero e proprio record per ciò che concerne il suo incremento. La Banca d’Italia a questo proposito ha reso noti alcuni dati, che mettono in evidenza come il debito pubblico in Italia cresca anche a causa dell’emergenza determinata dalla pandemia.
A quanto ammonta il debito pubblico in Italia
Al 30 settembre il debito pubblico in Italia, secondo i dati che sono stati riferiti dalla Banca d’Italia, corrisponde a 2.582,6 miliardi di euro. Un dato che non è per niente confortante, anche perché agli analisti non sfuggirà sicuramente il fatto che il debito pubblico nel nostro Paese sia aumentato di 3,8 miliardi rispetto al mese precedente.
In particolare, se vogliamo analizzare la situazione nei dettagli, sempre secondo i dati riferibili al mese di settembre, l’indebitamento va ricondotto alle amministrazioni centrali e alle amministrazioni locali. Le prime segnano un aumento di debito pari a +4,4 miliardi e per le amministrazioni locali il dato corrisponde a -0,6 miliardi. Stabile invece appare la situazione per quanto riguarda gli enti di previdenza.
Che cosa ha specificato la nota della Banca d’Italia sul debito pubblico
Gli esperti di Banca d’Italia hanno specificato con una nota che il fabbisogno del mese soltanto in maniera parziale è stato compensato dalla riduzione della disponibilità di liquidità del Tesoro. Influenze anche da parte dell’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso e dalla rivalutazione dei titoli.