Molto interessante il bonus smart working, che è stato introdotto con la nuova legge di bilancio. Il bonus smart working consiste in un credito d’imposta che corrisponde al 15% che si può ottenere sulle spese sostenute da parte delle imprese per vari tipi di investimenti. Nello specifico gli investimenti di cui stiamo parlando riguardano quelli volti all’acquisto o alla realizzazione di dispositivi tecnologici che possano migliorare le modalità di lavoro agile per i lavoratori. Vediamo di approfondire bene di che cosa si tratta.
Il periodo di riferimento per le spese e gli investimenti
La bozza della nuova legge di bilancio prevede in generale un nuovo credito d’imposta per l’investimento in beni strumentali. Alle imprese viene riconosciuto in generale in questo senso un credito d’imposta nella misura del 10%.
Questa percentuale viene elevata al 15% appunto per sostenere le spese negli strumenti tecnologici per realizzare lo smart working. Tra le novità più interessanti c’è il fatto che rientrano tra le spese agevolabili anche quelle che sono state sostenute prima dell’entrata in vigore della nuova legge di bilancio. Il periodo di riferimento è quello compreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 dicembre 2021.
Sempre più in aumento il ricorso allo smart working
La modalità di lavoro agile, che è riassunto sotto il nome di smart working, sta vedendo negli ultimi tempi una grande crescita e un’importante diffusione. Soprattutto questo aumento è stato determinato in seguito alla diffusione dei contagi da coronavirus, per mettere in sicurezza i lavoratori e per aiutare quei genitori che, con le scuole chiuse, hanno la necessità di tenere i figli in casa.