Ipotesi riaperture in Italia dopo il 20 aprile: cosa potrebbe cambiare

Dopo i giorni delle feste di Pasqua, con tutta Italia zona rossa, riprende la consueta classificazione delle regioni del nostro Paese in base alle colorazioni rosse e arancioni. Il recente decreto anti Covid non mette in previsione la possibilità di zone gialle fino al prossimo 30 aprile, ma in realtà non si escludono delle possibili riaperture prima di quella data, riaperture che potrebbero arrivare, con un vero e proprio allentamento delle misure, nell’ultima parte del mese iniziato da pochi giorni. Vediamo quali potrebbero essere le novità.

Quali attività potrebbero riaprire

Nella riapertura sperano diverse attività commerciali che offrono differenti servizi agli utenti. La speranza è che possano riaprire bar, ristoranti, ma anche cinema e teatri, oltre ai centri estetici e ai parrucchieri. C’è poi il capitolo che riguarda le palestre e le piscine.

Insomma, sono davvero tante le possibilità che riguardano le riaperture, anche perché il decreto in questione prevede l’opportunità di effettuare delle modifiche entro il 30 aprile attraverso delle decisioni che potranno essere prese direttamente dal Consiglio dei Ministri.

Le possibili proposte da parte delle Regioni

Ciò che emerge, almeno secondo la volontà da parte delle Regioni, è che entro il mese di aprile, se verrà riscontrato un miglioramento dei dati dell’epidemia nel nostro Paese, potrebbero ripartire alcune attività. Delle aperture immediate, quindi, che potrebbero fornire delle buone prospettive per i settori e le attività commerciali che per il momento hanno dovuto subire un periodo di stop.

Da maggio, secondo la posizione delle Regioni, si potrebbe poi pensare di riaprire delle attività che sono ferme da molto tempo, proprio come le palestre. Le Regioni nella giornata di giovedì terranno un confronto con il Governo su differenti tematiche.

Naturalmente si dovrà tenere conto dei numeri della diffusione dei contagi, che viene costantemente monitorata. Le misure che verranno prese in considerazione, infatti, dovranno tenere conto della situazione epidemiologica e per questo si terrà conto anche delle tempistiche necessarie.