Lavorare all’estero: consigli utili
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Vuoi lavorare all’estero e non sai come muoverti? In effetti consideriamo che attualmente i lavori all’estero sono molto soddisfacenti, anche perché consento di trovare opportunità che spesso è difficile avere nel nostro Paese. Sempre più giovani, quindi, decidono di lasciare l’Italia per cercare lavoro all’estero, beneficiando di alcune offerte di lavoro all’estero che possono essere molto remunerative sia a livello economico che a livello di crescita personale e professionale. Ma come fare a trovare lavoro all’estero? Ti diamo alcuni consigli utili a questo proposito.

Dove trovare lavoro all’estero per italiani nel mondo

Stiamo cercando di rispondere alla domanda su come fare per lavorare all’estero. La prima cosa da fare è mettersi alla ricerca fra le offerte che maggiormente sono a disposizione. A questo proposito ti consigliamo di guardare gli annunci di lavoro all’estero che spesso sono pubblicati in rete.

Infatti esistono dei siti specializzati che riguardano le offerte di lavoro. Alcuni includono delle offerte che riguardano anche l’Italia, mentre altri si dedicano esclusivamente al lavoro all’estero per italiani.

Consultare questi annunci è di fondamentale importanza, magari facendolo con regolarità, in modo da restare aggiornati sulle varie possibilità che ci sono nel corso del tempo. Se vuoi lavorare all’estero e cerchi il lavoro più giusto per te, non perderti l’opportunità di consultare di tanto in tanto, con una certa costanza, gli annunci pubblicati sul web, in modo da approfittare dell’occasione giusta che ritieni possa fare al caso tuo.

La preparazione del curriculum

C’è un altro fattore fondamentale, di cui devi tenere conto per riuscire a lavorare all’estero. Di solito tutte le aziende che ricercano lavoratori da ogni parte del mondo esigono la presentazione del tuo curriculum.

Questa rappresenta una strategia giusta per affrontare la ricerca in modo professionale utilizzando gli strumenti più adeguati. Dovresti infatti preparare la redazione di un ottimo curriculum, possibilmente anche in lingua inglese, che è la lingua più parlata al mondo e consente uno scambio di informazioni anche fra persone che parlano lingue diverse e che lavorano in altri contesti culturali.

Sarebbe opportuno accompagnare il curriculum con una lettera di presentazione, quella che in gergo tecnico è chiamata cover letter. Anche questa dovrebbe essere scritta in inglese. Attraverso la cover letter puoi catturare maggiormente l’attenzione dei tuoi possibili datori di lavoro e ti potrai distinguere tra gli altri candidati.

Se ti chiedi come lavorare all’estero e come scrivere un ottimo curriculum, puoi utilizzare i tanti strumenti che la rete mette a tua disposizione, come, per esempio, dei modelli predefiniti anche per il classico e ormai diventato famoso curriculum in formato europeo.

Informarsi sui visti e sui permessi

Lavorare all’estero significa chiaramente trasferirsi in un altro Paese ed avere a che fare con norme diverse che regolano le politiche di immigrazione. Quindi uno dei primi passi che dovresti compiere è quello di informarti sui visti e sui permessi di lavoro che sono accettati nel Paese di tua destinazione.

Anche da questo punto di vista le norme possono cambiare a seconda del Paese scelto. In alcuni casi per esempio con un permesso non hai la possibilità di svolgere un’attività lavorativa, visto che alcuni visti vengono rilasciati soltanto per turismo.

Naturalmente questa regola non vale per i Paesi che fanno parte dell’Unione Europea, perché se ti muovi in uno di questi Stati non hai bisogno di permessi particolari. In ogni caso ti consigliamo di recarti presso le ambasciate degli Stati esteri in Italia per informarti in maniera molto precisa su eventuali pratiche burocratiche che devi mettere a punto.

Studiare il mercato del lavoro

Se vuoi lavorare all’estero, dovresti avere le idee chiare su quale professione potrebbe fare al caso tuo. Non tutti però sono indirizzati verso lo svolgimento di un determinato lavoro o vogliono tenere presenti più opportunità a livello professionale.

Proprio per questo motivo ti consigliamo, se sei in questa situazione, di studiare il mercato lavorativo di riferimento. Cerca di approfondire con la lettura di buoni testi e con la ricerca su internet le informazioni che riguardano i settori in crescita e sulle aziende che sono in via di sviluppo.

È un passaggio molto importante, perché in questo modo potrai sapere anche quali sono le informazioni che potresti mettere in evidenza nel tuo curriculum. Lo studio del mercato lavorativo all’estero è davvero importante per lavorare all’estero, anche perché ti permette di capire meglio come funzionano i processi di selezione, mettendo in risalto nel tuo curriculum quelle esperienze e quel tipo di formazione che più vengono richiesti.

Amplificare la rete di contatti

I contatti che riesci a costruire nel tempo potrebbero rivelarsi utili per lavorare all’estero. Per esempio ci sono colleghi e collaboratori che si conoscono nel corso di esperienze formative professionali. Tutte queste persone possono costituire un punto di riferimento al quale rifarsi per avere più opportunità di lavorare in un Paese straniero.

È molto importante costruire una rete di contatti e renderla sempre più vivace ed ampia, perché in questo modo avrai delle conoscenze ancora prima di partire e tutto questo faciliterà la tua integrazione in un contesto diverso da quello italiano.

Esercitarsi a lavorare in smart working

Lo abbiamo visto con l’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid 19: lo smart working si è dimostrato sempre più importante. Molte aziende stanno puntando, anche in settori in crescita, sull’assunzione di lavoratori da remoto.

Naturalmente bisogna essere preparati anche da questo punto di vista, infatti per lavorare all’estero bisognerebbe esercitarsi anche alle nuove sfide che il lavoro da casa mette in campo.

Ci sono possibilità importanti per poter lavorare in un’azienda estera, restando direttamente a casa tua. È giusto quindi che tu ti alleni per lo smart working, cercando di evitare la presenza di distrazioni e cercando di comprendere più a fondo come gestire le comunicazioni a distanza.

Anche l’organizzazione del tempo in completa autonomia, da dividere fra tempo della vita personale e tempo da dedicare all’attività professionale, con lo smart working potrebbe assumere connotati differenti. Questo non vuol dire che debbano rivelarsi inevitabilmente degli aspetti negativi, ma anzi il tutto può diventare un’occasione per metterti alla prova e per poter rappresentare una crescita.

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