Sembrano lontani anni luce i video goliardici, ai tempi in cui a capo della Lega c’era Umberto Bossi, dove cantava canzoni contro i “terroni”, bevendo, cantando e festeggiando in compagnia.
Oggi Matteo Salvini è un uomo dalle grandi responsabilità, non solo a capo del suo partito: il leader della Lega è riuscito infatti a salire al governo assieme ai 5 stele e a ricoprire una delle cariche più importanti dello Stato, quella di ministro dell’Interno.
Una carica di grande prestigio ma anche responsabilità, tanto che il Times ha deciso nientemeno che di inserirlo tra i 100 uomini più influenti del pianeta.
Nello specifico, la consueta classifica della rivista inserisce il leader del Carroccio nella categoria dei leader più influenti al mondo insieme al presidente americano Donald Trump, il presidente del Brasile Jair Bolsonaro e Papa Francesco. Nella classifica anche la star democratica Alexandria Ocasio-Cortez e il procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller.
Steve Bannon, ex capo della strategia elettorale del presidente americano Donald Trump, definisce Salvini come l’uomo che “ha fatto risorgere l’orgoglio nazionale italiano” e ne racconta l’ascesa passando dalle origini “umili” agli attuali successi politici. “È il leader più discusso d’Europa – scrive – e dopo le elezioni europee di maggio potrebbe anche essere il più potente”.
Naturalmente non poteva mancare la sua risposta social: “Dipende chi sono gli altri 99…”, ha scherzato. “Ne sono orgoglioso, al di là del Time. Sono orgoglioso della fiducia degli italiani. Vuol dire che male non stiamo lavorando”, ha aggiunto poi il vicepremier.