Anche qui in Italia, soprattutto durante le elezioni cittadine e provinciali, quando la tensione è particolarmente alta come anche l’attesa dei risultati, gli scrutini finali durano ad oltranza e capita sovente che durino moltissime ore, mettendo in seria difficoltà tutte le persone coinvolte.
Ma quanto sta accadendo in queste ore in Indonesia ha dell’incredibile: 272 persone sono morte per spossatezza, 1.878 ammalate. Questi dati sul decesso degli scrutatori sono stati confermati sia dal governo che dal capo della Commissione elettorale indonesiana.
In tutto, circa 7 milioni di persone sono state impegnate nel conteggio del voto del 17 aprile, le prime elezioni in cui il Paese ha unito il voto presidenziale con quelli parlamentare e regionale per risparmiare denaro.
L’arcipelago a maggioranza musulmana conta 260 milioni di persone, di cui 190 aventi diritto al voto: alle urne in tutto si sono presentati 150 milioni di cittadini.
Le vittime sarebbero per lo più personale a chiamata, che a differenza dei dipendenti pubblici non si sottopone a visita medica prima di iniziare il lavoro.
Dinanzi a quanto accaduto, la commissione elettorale dell’Indonesia ha deciso di risarcire le famiglie con 36 milioni di rupie (circa 2.500 dollari) per ogni lavoratore deceduto, l’equivalente di un salario minimo annuo, secondo il Nikkei Asian Review.